RITORNO DALL'ATLANTICO di Enzo Carrino

26.8.98 siamo partiti da Stintino, piscina d'acqua azzurra, appena fuori
abbiamo costeggiato cala luna, cala coscia, forarata, grotte di nettuno, un
bagnetto in golfo conte ed arrivo ad alghero il tutto con mare circa "5".
Ad Alghero abbiamo attraccato alla banchina di transito, caricati due
carrelli di viveri ecc. (gentili al supermercato li hanno consegnati
direttamente alla barca), caricato il gasolio (distributore: cisterna mobile
su motocarro direttamente al posto di attracco), sostituite alcune giranti
(motore e generatore), acquistati alcuni ricambi (cinghie, olio, ecc.), alle
10.00 circa del giorno successivo siamo partiti con mare piatto senza vento
rotta su Minorca circa 190 miglia.
Navigazione a motore tutto il giorno, verso sera vento, dalle 23.00 circa il
vento comincia ad aumentare e da 13 nodi sale a 15, 16, 19......, durante la
notte aumenta continuamente così tutti in coperta, siamo in tre su un 51
piedi, di mattino poche gocce ma più si andava verso il sereno e più il
vento ed il mare aumentavano, fino a toccare i 40 nodi quasi in prua, è il
famoso mistral del golfo del leone eppure le previsioni alla partenza davano
solo una differenza di pressione da 1024 a 1016.Come prima notte di
navigazione è stata terrorizzante, in alcuni momenti ci siamo messi col mare
al giardinetto ed abbiamo imbarcato anche alcune onde, con prua verso
l'Algeria. Le onde frangevano ed arrivavano da tutte le direzioni. Verso sera, con molte ore di anticipo sulle previsioni, siamo riusciti ad
infilarci nel grande fiordo di Mahon che arriva fin quasi al centro di
Minorca.
Ci siamo legati alla prima boa, sistemata la randa con i lazy jach
semidistrutti, messo ad asciugare le cerate e buona parte degli interni
bagnati ci siamo ancorati ed abbiamo dormito profondamente per un bel pezzo,
dopo aver pagato l'equivalente di circa £.24.000 a dei "parcheggiatori"
arrivati su un gommone (rilasciata ricevuta).
Per tutta la traversata verso i Caraibi e rientro in Italia non vi è stata
una burrasca come quella descritta anche nelle frequenti sventagliate di
oltre 50 nodi di vento.
Successivamente partiti da Mahon abbiamo costeggiato minorca nella parte sud fino a
S. Galdana, circa 15miglia, ormeggio in baia, molto frequentata, grossi
alberghi, un bel pò di cemento anche se Minorca rimane la più selvaggia
delle Baleari, mare poco mosso.


fine agosto '98, partiti da S.Galdana (minorca) con bel tempo abbiamo navigato per diverse
ore, spinti in parte dal vento ed in parte dal carburante, attraversate le
circa 26 miglia siamo arrivati a cala Ratiada, punta estrema lato est di
maiorca. Ormeggio nel piccolo porticciolo adiacente la cala, sull'unico molo
per il transito affiancati ad altre barche a vela, alcune in 4° e 5° fila e
qui siamo stati sia parte attiva che spettatori nelle passeggiate
acrobatiche di tutti i naviganti per raggiungere la terra (la banchina).
Il paesino è carino, vi sono alcuni piccoli supermarket ottimi per fare
provvista, il porticciolo non consente l'allontanamento dalla barca anche
perché non vi è protezione per venti da sud comunque poco distante vi è la
bella cala ratiada dove merita fare un bagno ristoratore. A sera non manca
la pattuglia che passa per riscuotere l'obolo di ormeggio comunque
ragionevole per il nostro 51 piedi.
Si riparte il giorno successivo costeggiando ancora la parte sud questa
volta però è maiorca, proviamo ad issare il gennaker ma il vento debole ci
consente solo di smotorare e con un bel maretto formato navighiamo fino a
porto pedro dove ci fermiamo per un'altra notte all'ancora ed anche qui
siamo costretti a sganciare ad i parcheggiatori arrivati in gommone.
Mattino successivo continuiamo il nostro viaggio lasciando a distanza
l'isola di Cabrera, poiché per ormeggiarvi è indispensabile un permesso che
non abbiamo, e terminiamo la tappa in rada a colonia S. Giordi prima di
saltare verso Ibiza.
Colonia S. Giordi bellissima baia, con scogli, isolotti, bassi fondali e
sabbia chiarissima, accanto ad un piccolo porticciolo dove non ci fidiamo ad
entrare per questioni di bulbo.
Magnifico bagno, serata tranquilla, ottima spaghettata a bordo con un
bianchetto fresco e tutti a nanna con la mente già ad Ibiza che ci aspetta
75 miglia più avanti.



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