La VOC di Leo

Eccomi appena rientrato a casa, dopo una bella e necessaria doccia, sono al pc per raccontarvi questa mia prima VOC2007. Innanzi tutto un immenso grazie agli organizzatori Fabrizio (Cippa Lippa) e Stefania ( la mitica Mozzo ste), GRAZIE GRAZIE GRAZIE, e poi a coloro che tengono viva questa splendida Lista.

Arrivato venerdi 30,circa alle 13.00, individuo subito lo y.c. S. Stefano, al pontile galleggiante sono ormeggiate le 8 barche, 4 sono più nuove delle altre, quelli della granlasco stanno finendo di pulirle, altri vocchisti all'orizzonte, nessuno.
Telefono al mio skipper Richelli, mi avvisa che lui e Mauro Bergami, altro componente del nostro equipaggio Malvasia, si sono fermati per pranzo arriveranno più tardi. Decido anche io di andare a mangiare e a piedi mi reco al centro di P.to S.Stefano, dopo un frugale pasto rientro al punto d'incontro, squilla il telefono è Roberto Gregori 4 componente dell'equipaggio insieme ad un'altro Velista, stretta di mani presentazioni, vi sono altre persone ci guardiamo e poi ci presentiamo conosco cosi Francesco Siculiana e Elena, la misteriosa meganisi, insieme a Roberto e Stefano Pavani l'altro Velista, decidiamo di andare a fare 4 passi.
Al rientro incontriamo Carlo e Mauro e altri vari Velisti che nel frattempo sono arrivati, solite presentazioni e strette di mano, sarà un ripetersi per tutto il pomeriggio, nel frattempo alle 16 come da classico copione incomincia la pioggia, un vero diluvio, sono arrivati i milanesi con Stefano Vodret. ;-)
Arriva la Mozzo e incominciano le procedure di check-in sotto la pioggia battente, io e altri siamo riparati sotto una tettoia stretti gli uni agli altri, via via gli equipaggi si completano e si prende possesso delle imbarcazioni è arrivato anche il nostro ultimo componente, Gianni Ferrara un Polarissiano.
Dopo aver messo i nostri bagagli a posto sul Malvasia tutto il nostro equipaggio prende e va a fare cambusa, compreremo più del dovuto, al rientro ci si prepara per la prima cena conviviale.
Sembra strano ma subito ci si sente fra vecchi amici, anche se le mie conoscenze si fermavano con la maggioranza di loro a tanti nick ed e-mail lette.
Al rientro dopo la cena unica nota dolente, nei porti dell'argentario i bagni non esistono, vedi P.to S.Stefano lontani 7-800 metri a dir poco e chiusi di sera, e Porto Ercole proprio inesistenti, e no quelle cose non si fanno si inquina troppo.
Mattina del sabato 31 marzo, alle 8 abbiamo fatto tutti colazione e siamo sul ponte a conoscere l'attrezzatura di questa imbarcazione il first 31.7, un vero cavallino di razza, Carlo e Mauro optano per il genoa medio.
La partenza è per le 10 manca circa mezzora ci prepariamo e usciamo, la linea di partenza sarà tra la barca comitato e l'allineamento di punta nera, individuato il rilevamento incominciamo il su e giù per capire da che parte arriva il vento e come fare una buona partenza, al timone il plurivittorioso Mauro Bergami (quante ncc, non me lo ricordo più, ma si 3 non ti arrabbiare) il tutto e rimandato alle 10,30 nel frattempo tutte le altre imbarcazioni sono sul campo di regata.
Ecco va giù l'intelligenza 5 minuti 4 minuti 3... 2... 1... siamo pronti perfettamente allineati suona la tromba ci lanciamo siamo primi, e no ci richiamano ci dicono che siamo partiti prima, protestiamo, avevano cambiato la linea di partenza e noi Malvasia e Lorenzoni Khaa torniamo indietro un pò arrabbiati, giro attorno alla barca giuria e via siamo ultimi e... va bene così.
Siamo tutti in poppa e subito issiamo lo spi, per me come per altri tre è la prima volta, ma va egregiamente e subito recuperiamo e superiamo varie imbarcazioni della flotta, alla ns. destra verso il largo vi sono tre barche hanno scelto quella strategia, capiremo poi che sarà la vincente.
Poco prima di scapolare il promontorio dell'argentario il vento decide di andarsene i spi si afflosciano si va alla ricerca di qualche refolo, intanto al largo vediamo una barca che avanza velocemente,finalmente eolo decide di tornare e incomincia a farsi sentire e cambiare direzione,giù lo spi su di nuovo il genoa, il vento aumenta raggiungiamo l'isola del giglio dovremo aggirarla in senso antiorario, davanti a noi tre imbarcazioni ma la prima sembra ormai quasi irraggiungibile avrà un vantaggio di 1 miglio 1,5.
Il nostro timoniere è veramente bravo e sensibilissimo, sposta il berretto sottovento... no sopravento bene così fermo là, un vero sergente di ferro che dico di acciaio ansi 316 :-)
Il fatto è che, nel lasciare il Giglio, siamo terzi con quella imbarcazione oramai lanciatissima un'altra un pò più indietro e poi noi e subito dietro altre tre, non riusciamo ad individuare chi sono si va per ipotesi. Ma nuovamente eolo ci fa lo scherzetto quando eravamo di nuovo vicino all'argentario e ci piantiamo lì, poco prima avevamo incrociato akela di Bojola che stava sotto costa ma lui aveva poi deciso un bordo verso il largo credo sia stata la sua strategia vincente, nel frattempo l'imbarcazione lontanissima che si dava quasi per vincente la si vede quasi piantata in mezzo al mare o meglio stava controllando la seconda e tutte e due credo,anche loro,siano andate a finire dove vi era poco vento, scopriremo poi che la prima era Khaa e quella dietro Bagheera.
Nel frattempo molto più al largo di noi due imbarcazioni recuperavano e ci superavano perchè lì vi era il vento erano Akela e Corvina, e quando khaa se nè accorta era troppo tardi, si è dovuta accontentare della seconda posizione, per i curiosi ma quante ma@@nne avrà tirato giù il Lorenzoni????
E... noi. Con un colpo di vero c@@o abbiamo superato bagheera sulla linea di arrivo, ma mica per nostra bravura, anche se poi sarà questo che diremo, no loro si sono incasinati da soli hanno tirato giù lo spi e issato il genoa e nel fare questo si sono proprio piantati lì, che dire, grazie.
E... il mio ruolo sull' imbarcazione Malvasia,... ballast... si, proprio così un ballast da 90 kili.
La prima regata è terminata, sicuramente ha vinto il migliore, però che regata, nel giro di 4 minuti hanno tagliato il traguardo 6 barche dopo più di 8 ore di navigazione, che dire emozionante che suspence.
Si va all'ormeggio al pontile mobile di P.to Ercole cambiandolo due volte dato che due barche sono con il motore non funzionante. Ci leviamo i capi umidi e ci prepariamo per la cena ove Roberto con il suo pc portatile ci ragguaglierà sul tempo che avremo il giorno dopo, su vento, onda, mare, di tutto e di più. Finita la cena con i vari commenti del dopo gara noi del Malvasia, tutti a nanna... siamo stanchi.

Domenica, il tempo non è dei migliori, nuvoloni minacciosi sorvolano P.to Ercole, fatta colazione aspettiamo il briefing degli skipper che si terrà sulla barca di Cippa e Mozzo, hanno deciso che la regata sarà più corta, non si andrà più a Giannutri ma si costeggierà l'argentario fino a P.to S.Stefano.
Mentre ci prepariamo per uscire, ed io cerco di mettermi un cerotto dietro l'orecchio per il mal di mare, interviene Gianni il Polarissiano, il quale mi dice di non usarlo, ha lui un rimedio eccezionale, mezzo cucchiaino di bicarbonato ingerito con dietro un sorso di acqua, fiducioso eseguo.
IL mare è un pò incrociato con vento sostenuto e ci fà ballare nell'attesa della partenza.
Ecco ci siamo... partiti... subito due barche tenedosi sottocosta prendono un certo vantaggio e dietro tutti gli altri, fatte si e no due o tre miglia, mentre sono seduto sopravento per eseguire perfettamente la mia funzione di ballast, alla domanda di Mauro, Leo tutto bene e la mia risposta si tutto bene, irrompe prepotente il primo conato regalando ai pesci colazione e parte della cena precedente, sono out, il rimedio di Gianni ha veramente funzionato. Non mi ero ricordato che era il 1 aprile, bel pesce mi son fatto.
Mi mandano di sotto, sdraiati sui divani del quadrato, vedrai che starai meglio, e... giù di nuovo conati, si veramente meglio...
Sono lì mezzo sopito che sento la barca tremare come se fosse un trattore sopra un terreno pietroso, sono schiacciato contro la mia murata e subito dopo di nuovo, mi avvertono che abbiamo straorzato. Mauro mi avvisa, Leo viriamo e mi ritrovo con il sedere sopra il tavolo, sembra di stare sull'ottovolante.
La radio incomincia a gracchiare è Corvina che chiama il comitato, stanno per arrivare ma non sanno dove andare vi è uno scambio di consigli e precisazioni fino alla richiesta di conferma di arrivo, il comitato:
Corvina siete arrivati... passo... e via tutti gli altri secondi sono Akela, quattro calcoli, hanno vinto loro bravi, noi siamo, meglio dire sono, sesti con l'handicap mancava il sottoscritto.
Finalmente attracchiamo scendo a fare due passi, come d' incanto tutto passa e incomincia la festa con salami formaggi dolci vino e liquori a volontà, senza farsi mancare gli sfottò.
Dalla barca dei siciliani incomincia ad uscire di tutto dagli spiedini ai loro dolci tipici... una vera leccornia come scordare il dolce di pasta di mandorle con zabaione!!!! sublime!
La Mozzo ste ci richiama all'ordine vi è la premiazione e tutti con la divisa nera "Velista crew" ci presentiamo per la consegna di pergamene coppe applausi e foto.
Con tre (hip hip hip hurrà) per Mozzo ste e Cippa Lippa li ringrazio siete stati eccezionali, sarà uno di quei momenti da ricordare fino alla prossima volta... io già mi prenoto.

P.S.: Ringrazio i componenti del mio equipaggio, dal mio skipper Carlo Richelli vero grande uomo di mare sempre calmo pronto ad intervenire in qualsiasi occasione aiutandoti e spiegandoti le varie manovre da eseguire senza mai alzare la voce a Mauro Bergami grande timoniere grande sensibilità nel richiedere la regolazione delle vele, molla un pò cazza un pelo, alla simpatia di Gianni Ferrara, eccezion fatta per i suoi famosi rimedi contro il mal di mare e al più giovane Roberto Gregori sempre pronto e disponibile per qualsiasi cosa ipertecnologico computerizzato, grazie di aver fatto parte di questo splendido equipaggio... la prossima volta vinciamo noi!