Dufour 38 Classic di Luca D’Ambrosio
Anche per me due anni di prova in mare:

  • Cantiere :
  • Progettista :
  • Lft :
  • Lunghezza scafo :
  • Lunghezza galleggiamento :
  • Larghezza :
  • Pescaggio :
  • Dislocamento :
  • Superfice Velica :
  • Randa :
  • Genoa :
  • Gennaker :
Dufour
Dufour/Chaboud
11,98
11,64
9,88
3,85
1,90
6,5 t
82 mq
33 mq
49 mq
100 mq
Armamento: in testa senza volanti, albero boma e tangone in alluminio

Essendo la seconda barca dopo una prima (dufour 30 classic) durata tre mesi, l’unica motivazione che mi ha spinto all’acquisto è stata lo spazio. In famiglia siamo in 4 e, poiché raramente non ci sono almeno una coppia di amici con noi, abbiamo optato per una barca più confortevole.
Di tutto il resto non capivo assolutamente nulla all’epoca.
Da precisare che Saralù era una barca da charter quindi motore molto usato (1100 ore) e vele con la muffa. Inizialmente dotata di una randa avvolgibile, è stata dotata in seguito di randa Tradizionale ( due stecche a battere e due lunghe) e di gennaker con calza. Un'altra modifica importante è stata la sostituzione dell’elica a 2 pale fisse con una 3 pale orientabili.

Il progetto è uno dei primi tentativi di crociera veloce, barca con linee classiche e con slanci generosi (in confronto alle linee attuali) sia a prua che a poppa, il baglio massimo è coerentemente posizionato a centro barca, l’albero è appoggiato in coperta.

Nei due anni seguenti all’acquisto la barca è stata collaudata nelle più svariate situazioni, dalle notturne con mare calmo a motore alle sventolate a 40 nodi.
Abbiamo percorso in due anni circa 4500 miglia, queste le impressioni di navigazione:

Navigazione a motore
Tiene ottime medie con il Volvo 2040 (40cv), intorno ai 7 nodi a 2700 giri, personalmente trovo sia molto piacevole a 6,5 nodi a 2300 giri. La velocità varia di 0,5 nodi in più o in meno in funzione di mare particolarmente mosso o particolarmente calmo.

Ormeggio
Governa con precisione grazie al Sail Drive, dopo la sostituzione dell’elica e diventata ancora più facile, da fermo prende velocità immediatamente ed è priva di effetto evolutivo.

Prestazioni a vela
Venti leggeri ( fino a 8 nodi)
Dopo le modifiche è diventata veramente una scheggia, si muove bene a partire da 4/5 nodi anche se in queste condizioni risente un po’ dell’onda. L’andatura preferita è la bolina larga dove si costruisce subito un bell’apparente con 8 nodi a 60/70 gradi dal reale sviluppa fino a 6 nodi di velocità, di bolina stretta soffre un po’ a causa delle rotaie del genoa un po’ esterne e a 45° dal reale tende a spegnersi, al lasco le serve sicuramente più vento per cominciare ad andare ma con il gennaker è un missile.
Venti medi (8-16)
Direi il suo range ideale raggiunge la velocità di carena (poco più di 7 nodi) in quasi tutte le andature. Con 12 nodi al traverso, sotto gennaker arriva quasi a 8. Non le piace sbandare troppo, con la falchetta in acqua rallenta anche di un nodo.
Sopra i 10 nodi stringe 45° senza problemi e senza rallentare a patto, appunto, di non farla sbandare eccessivamente.

Venti forti
La prima vela da ridurre è sicuramente il genoa, questo è un problema in caso si debba stringere il vento, sarebbe meglio issare una vela di prua meno importante in queste situazioni. Normalmente comincio ad avvolgere il genoa intorno ai 18 nodi, a 20 prendo la prima mano alla randa. In queste condizioni la barca diventa entusiasmante nelle andature dal traverso in giù, la velocità di carena viene facilmente superata al lasco.

Comportamento in mare
Detesta le onde corte e ripide di prua, con le quali tende un po’ a sbattere, a suo agio invece con mare formato al mascone o al giardinetto. Se mare e vento arrivano dalla stessa direzione nessun problema in bolina.

Conclusioni

Splendida barca da crociera, molto più divertente e veloce delle sue dirette concorrenti francesi. Anche molto meno “plasticone” per via dell’abbondanza e della qualità dei legni degli interni. Un difetto è rappresentato dal secondo bagno secondo me assolutamente inutile. Molto spaziosa e adatta sicuramente al turismo familiare, lascia la possibilità di andare molto di più a vela e meno a motore,
e non mi sembra poco.

Luca