Beneteau Oceanis 411 di Max Terragni - 2008
Ho avuto per 8 bellissime stagioni un Beneteau 411 con il quale ho percorso
oltre 8.500 miglia per il mediterraneo.
Bolina
La barca ha tendenza ad orzare quando il vento è oltre i 15kn, prima è molto
neutra. l vero motore della barca è il genoa. I piano velico del 411 è armato in
testa, di serie con un genoa al 140%, io lo modificai qualche anno fa con no al
145%. Quando il vento rinfresca oltre i 15kn di reale bisogna cominciare a
scontrare con il timone la tendenza orziera della barca, anche le raffiche
vengono avvertite molto. E’ sufficiente chiudere un pochino il genoa,
scarrellare un pochino la randa (il 411 ha un bel trasto lungo) per ristabilizzare le forze in gioco e riportare la barca ad essere neutra, veloce ed a
procede con poco scarroccio. Solo oltre i 20/22kn prendo una mano alla randa.
In questa foto fatta durante una beneteau cup, si vede come viene portata la
barca con vento fresco.

Non tutto riesce con il buco, il vero problema del 411 di bolina inizia
quando si trovano le tipiche onde corte Mediterranee di un forza 5/6 di 1,5mt.
La piatta carena del 411 sbatte sull’onda rallentando ogni volta la barca poi
fatica a riaccellerare, allora bisogna poggiare per non farla sbattere e
accontentarsi di angoli oltre i 50 gradi. Un grande miglioramento alla barca in
questa andatura l’abbiamo avuto con le vele nuove, soprattutto la randa,
completamente steccata e su rotaia ci ha regalato molti gradi all’orza, oltre
ad una gestione per la presa e rilascio dei terzaroli davvero confortevole. Con
le nuove vele riusciamo a muoverci con dignità (2/3kn) quando la brezza soffia
a 6/7kn reali.
L’andatura preferita dal 411 è tra i 50 e 90 gradi al vento.
Lasco
Il 411 soffre parecchio l’andatura la lasco, soprattutto se il vento è poco. Il
Gennaker aiuta, molto, ma ci vogliono almeno 10/11kn per sentirla danzare sul
mare. In andature al lasco, essendo il genoa molto più grande della randa, mi è
capitato spesso di navigare al lasco con vento fresco solo con il genoa, e
stupirmi del confort e velocità di crociera. Il difetto del 411 nelle andature
di poppa sono, anche qui, il moto ondoso ma con poco vento.
La più brutta e scomoda navigazione, mi è capitata qualche anno fa tra
Villasimius in Sardegna e le Isole Egadi in Sicilia, trovammo un mare molto
mosso con onde molto alte, almeno le reputai tali, quando eravamo nel cavo
dell’onda dietro ci spingeva una montagna alta almeno il doppio del mio boma,
negli appunti l’avevo stimata oltre 3,5 metri. Il vento all’inizio era presente, 18/20 kn. La navigazione prima con solo genoa poi anche ocn la randa andava
abbastanza bene, impegnativa, di notte, ma andava. Quando il vento ha
cominciato a calare e la barca non aveva piu la spinta del vento il pilota
automatico non riusciva più a tenere l’andatura e portatomi al timone ho
riscontrato davvero la difficoltà di mantenere la rotta, le onde spingevano la
poppa da una parte ed una volta passata sotto lo scafo la portava dall’altra,
quindi c’era da lavorare parecchio. Ma mai mi sono sentito in pericolo o in
difficoltà seria.
Motore
Il mio 411 aveva un Yanmar 56hp, 3600giri/min max. Yanmar consiglia una
velocità di crociera di 500/800 giri meno del massimo. In origine nasceva con
una tripala fissa ai massimi regimi con mare piatto raggiungeva i 10kn e si
attestava ad una velocità di crociera di oltre 8 kn. Io non amavo molto il
rumore del motore e volendo consumare meno per avere una buona autonomia ci
siamo fissati la nostra velocità di crociera a 2500/2700 che ci consentisse di
navigare a 7/7,3kn con un consumo attestato mai superiore ai 3,5lt/ora. Montando
la max prop, la velocità massima è scesa notevolmente, pur prendendo il regime
massimo non superava i 9,2kn, ma ai ‘nostri’ regimi di crociera andava alla
stessa velocità.
E’ una barca che a motore viaggia molto bene garantendoci una buona autonomia
(circa 40 ore). Il motore è un mulo.
Considerazioni finali
Pur essendo un plasticone, il 411 tra l’altro è anche il re dei plasticoni da 40 piedi, essendone stati costruiti un numero molto alto, oltre 1000 in Europa e quasi 500 negli Stati uniti; dicevo, pur essendo un plasticone, non ci siamo mai
sentiti in pericolo, non abbiamo mai rischiato una straorza o peggio una
strapoggia. Il nostro equipaggio e sempre stato lo stesso di sempre, due
persone: io e mia moglie.
Lo scafo non ha l’osmosi, gli acciai sono ancora brillanti, non ha
ragnatele. Il sartiame è ancora in ordine, ho cambiato gli arridatoi perché
grippati (ma ho dato la colpa all’allestitore che non mise il grasso). La
rivedibilità è stata ottima. La mia barca era particolarmente tenuta bene ed
aggiornata con vele ed elettronica, ma vedo che sul mercato i prezzi dell’usato
sono ancora alti, escludenti i pazzi che provano a venderla a prezzi esagerati
(ma questo è un altro argomento).
Scheda caratteristiche tecniche
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Lunghezza fuori tutto LOA m 12,71
Lunghezza scafo m 12,31
Lunghezza al galleggiamento m 11,00
Larghezza m 3,95
Pescaggio m 1,70
Dislocamento a vuoto Kg 8.500
Zavorra Kg 2.500
Superficie velica (Genoa 145%) mq 83
Superficie Spinnaker mq 101
Superficie Jennaker mq 109
Numero cuccette 6 + 2
Motore Yanmar cv 56
Capacità acqua dolce lt 550
Capacità gasolio lt 150 |
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