Da Porto Rosa a S. Agata di Militello

Gianni Ferrara e Rosario Roberto Tornatore - 2004

MARINA DI PORTO ROSA – FURNARI
Il Marina di Porto Rosa è una specie di Porto Cervo siciliano. Centinaia di posti barca, villette con prato inglese e ormeggio privato sul davanzale, centro commerciale, ristoranti, pizzerie, etc.
Vale la pena farci una capatina (can 9 vhf ), anche perché è meno caro di quel che sembra.
Il posto è vigilato giorno e notte e c’è sempre un marinaio con il barchino pronto ad aiutarvi. Inutile dire che i servizi sono ottimi.
Doverosa una visita alle caratteristiche lingue di sabbia sotto Capo Tindari, protuberanze della spiaggia che si spingono in mare, e che viste dall’alto (per chi trova il modo di andare lassù fino al santuario) hanno forme curiose e lagune intercluse. Qui, a circa 2,7 mg E-NE da Portorosa si può dare fondo e tranquillamente fare il bagno.
Attenzione, entrando nel porticciolo in presenza di maestrale tenersi quanto più possibile a dritta.

PATTI Il pontile è stato danneggiato da una mareggiata.

CAPO D’ORLANDO
È una graziosissima cittadina marinara, teatro qualche anno fa della coraggiosa riscossa dei commercianti siciliani contro il racket del “pizzo”.
È ordinata, pulita, vivace. Celebrata da Gino Paoli (la Tartaruga ne “Il negozio delle cose perdute”), offre una buona capacita ricettiva ed una cucina veramente notevole.
Purtroppo la situazione degli ormeggi non è delle migliori. Il porticciolo è mezzo insabbiato e bisogna entrare con molta cautela.
Fare anche molta attenzione se si decide di bordeggiare lungo la costa poiché vi sono degli scogli affioranti.

S. AGATA DI MILITELLO
Il molo di S. Agata (che dista 25 mg da Portorosa e 28 da Cefalù) è oggetto di lavori da diverso tempo, il fondale è di circa 7 mt e si può ormeggiare utilizzando i corpi morti di un locale circolo nautico a condizioni da concordare)