Istria

Giorgio Balich - 2003


UMAGO (UMAG) - 45°26’23’’N - 13°30’72’’E
Primo porto croato che si incontra arrivando dall’Italia, comodo per fare le pratiche doganali in Capitaneria, che ha un suo pontile doganale nel paese vecchio. Entrando in porto fare molta attenzione alla secca posta a nord dell’imboccatura, segnata da una torre, ho visto molte barche incagliarsi.
Il Marina ACI è molto attrezzato ma un po’ lontano dal centro del paese (occorre farsi a piedi tutto il perimetro della baia), se si trova posto conviene ormeggiare lungo il molo del paese dove consentito o al nuovo molo recentemente costruito davanti all’albergo “Kristall” vicino la Capitaneria.
In centro, dietro il campanile della chiesa, c’è il ristorante "Konoba Umag" di Hamdo Medic (tel.++385-0-52/751-423) affacciato sul mare dove si mangia del pesce discreto. Sul lungomare si affacciano numerosi altri ristoranti e pizzerie.
Se è possibile utilizzare l'auto, addentrandosi per alcuni chilometri, lungo la strada che unisce Umago a Buie, in località Pizzudo Inferiore (Donji Picudo), si trova, sperduto nella campagna, il ristorante "Konoba Cipi" di Giorgio Trento (tel. +385-(0)52-730030), un locale curato nell'aspetto e nell'arredamento, dove si può mangiare del pesce freschissimo, cotto con raffinatezza, come canestrelli bianchi, gamberi all'aceto balsamico, spiedini di cappe sante, risotto con scampi e asparagi di bosco, il tutto innaffiabile con una lista dei vini molto variegata, a un prezzo accettabile.

CITTANOVA (NOVIGRAD) - 45°19’15’’N - 13°33’23’’E
Ci sono alcune secche, indicate da mede, davanti all'imboccatura, molto stretta e battuta dallo scirocco che, quando è forte, rende difficile l'ingresso e può mandare la barca contro il frangiflutti. C'è un ufficio doganale, aperto solo nella stagione estiva, si può ormeggiare al molo dietro la diga foranea, nel piccolo marina del Mandracchio, affiancarsi a qualche peschereccio fermo, chiedendo il permesso oppure gettare l'ancora in rada. INGRANDISCI
In centro c'è il ristorante "Mandrac" che si affaccia sul porto, il ristorante "Damir e Ornella"- via delle mura 5 (tel. +385-(0)52-758134) piccolo locale con pochi tavoli in un ambiente curato e raffinato, dove occorre sempre prenotare. In alternativa il ristorante "Tabasco" dove mi hanno detto che si mangia del buon pesce (io ci sono stato una volta e non mi è sembrato un gran ché). Nella piazza davanti alla chiesa, sulla pineta che si affaccia sul mare, c'è il ristorante "Medusa - Date Vela Ventis" (tel. +385-(0)52-757566), un ristorante pizzeria un po' anonimo nell'aspetto, dove però ho mangiato, più volte, pesce fresco, cotto in modo ineccepibile, canestrelli bianchi, dondoli, un ottimo risotto di pesce e, specialità della casa, una palatcinka con frutti di bosco e gelato da leccarsi i baffi. Sul lato del Mandracchio, opposto all'imboccatura, c'è il ristorante "Marina", al secondo piano, gestito da una signora dove ho mangiato molto bene. Lungo la strada che porta a Parenzo, a circa un chilometro dal semaforo, dopo il distributore, sulla destra c'è il ristorante "Da Giovanni" uno tra i migliori dell'Istria per il pesce. Sulla strada per Buie, a una decina di chilometri, nel paesino di Verteneglio, c'è la "Istarska Konoba Santic", un locale un po' rustico dove preparano eccellenti grigliate di scampi e cappesante e uno dei migliori risotti. Un altro buon ristorante si trova nel centro di Buie, la taverna "Pod Volton" (tel. +385-(0)52-772232), mentre, proseguendo lungo la strada che conduce a Momiano, nel paesino di Kremenje, la konoba "Pjero" (tel. +385-(0)52-779200), un locale caratteristico in un casale in pietra, con numerosi tavoli in cortile, all'aperto, offre i piatti tipici dell'entroterra istriano, fuzi, gnocchi, filetto, ombolo e frittate, il tutto condito con tartufi e asparagi di bosco, a prezzi decisamente modici.

PARENZO (POREC) 45°13’48’’N - 13°35’35’’E
Ci sono due ingressi al porto, a nord dell’isola di San Nicola il principale, a sud dell’isola bisogna transitare nel varco fra le due dighe e non fra la diga e la terraferma facendo attenzione alla secca segnalata da un palo (non visibile di notte) 300 m. a sud dell’isola di San Nicola.
INGRANDISCI Si possono sbrigare le pratiche doganali in Capitaneria, aperta tutto l’anno, davanti al molo della dogana nel centro del paese.
Si può ormeggiare, a pagamento con acqua e corrente lungo tutta la banchina del centro o in Marina dove ci sono dei bagni molto puliti. Su un piccolo pontile nei pressi del marina c’è un distributore di carburante. In alternativa si possono usare i gavitelli gialli posti nella rada o gettare l’ancora in un fondale di fango di 4-5 metri pessimo tenitore, tenendo presente che, comunque, verrà richiesta una tariffa d’ormeggio.
Per mangiare del buon pesce si può andare a Funtana, un paese 7-8 chilometri più a sud, sul mare, con un piccolo porto dove, nel 2003, è stata costruita una diga foranea e creato un piccolo marina, con profondità adeguate per una barca a vela. In centro, sulla strada principale che porta a Rovigno, c’è il ristorante"More" (tel. +385-(0)52-445103), locale molto bello dove di solito si trovano: granseola, dondoli, scampi freschissimi, da mangiare anche crudi (provare per credere), san Piero e scorfani. Sulla strada verso Fiume -Rieka, dopo circa 7-8 chilometri nell'abitato di Musalez c'è il ristorante "Da Bepo" (tel. +385-(0)52-460354 - 460171) dove si mangia del buon pesce in un ambiente casalingo. Un altro bel locale è sulla strada verso nord al bivio per Montona il ristorante "Dvi Murve" bello e accogliente ma quasi sempre pieno di gente. In centro a Parenzo, vicino al mercato, c'è il ristorante "Sandor" dove preparano al tavolo un ottimo filetto BB flambé, un filetto tartare superbo, le palatcinke wine-chateaux, con lo zabaione, e alcune specialità ungheresi. Sul Decumano, l'antica via romana che taglia in due il centro storico della città, di fronte alla torre veneziana (in cima alla quale si trova un bar con una magnifica vista e un ristorante che però sconsiglio), c'è il ristorante "Ulixes", Decumano 2, (tel. +385-(0)-52-451132) un locale caratteristico con all'interno un interessante camino alla furlana (in centro alla stanza con la cappa in metallo che si alza e si abbassa con dei paranchi secondo il vento) e un bel cortile interno con olivi, dove sedersi al fresco per gustare piatti di pesce e carne all'istriana.

ORSERA (URSAR) - 45°09’00’’N - 13°35’79’’E
È un bellissimo paesino, abbarbicato su un colle come alcuni antichi borghi dell’Appennino laziale, dominato dal campanile veneziano, c’è una banchina alla quale poter ormeggiare, a pagamento, fornita di acqua e corrente, o il nuovissimo Marina privato, molto organizzato, con pontili galleggianti, gru d’alaggio e gommoni addetti alle manovre d’ormeggio. In fondo alla baia si trova anche il distributore di carburante.
Numerosi i ristoranti lungo il molo, tra questi il ristorante “Mirabel”, (tel. +385 (0)52 441672), dove si possono gustare ottimi piatti di pesce e crostacei, seppure a prezzi non popolari. Nei pressi del bivio che, dalla strada Parenzo–Rovigno, conduce al porto di Orsera, su una leggera salita si trova il ristorante “Ursarinka”, bel locale molto curato nei piatti e nell’arredamento ma piuttosto caro.

ROVIGNO (ROVINJ) - 45°04’65’’N - 13°38’05’’E
Il porto è protetto dall’isola di Santa Caterina che consente due ingressi, a N e a S. La capitaneria si trova nei pressi dell’ingresso settentrionale del porto. Il paese è un tipico centro fortificato veneto con mura e porte d’accesso, una piazza con una torre campanaria simile ai "mori" di piazza San Marco e una grande chiesa in cima alla collina, dominata da un campanile copia di quello di Venezia. Si può ormeggiare sulla diga foranea, molto esposta se c’è maretta, o al Marina ACI, molto grande (si trova quasi sempre posto) ma con dei bagni un po’sporchi.
Sulla strada che dal Marina porta in centro, 100 m. dall’ingresso dietro il piccolo bacino di carenaggio, sulla destra c’è "Lovor" (tel.++385-0-52-815-964) un piccolo ristorante accostato a una gelateria dove si mangia del buon pesce. Costeggiando il mare si arriva al "Bounty", un pub su un barcone, perennemente ormeggiato in banchina, dietro il quale, in una piccola viuzza, si trova la taverna "Torkolo" (tel. +385-(0)51-815654), ambiente accogliente, dotato di un'ampia terrazza con numerosi tavoli, famoso per il "tris mare-monti", un assortimento di primi di pasta, conditi con pesce e funghi. Proseguendo lungo il porto vecchio incontriamo "Il Cantinon" una specie di osteria molto caratteristica nella quale si può bere un buon bicchiere di Malvasia accompagnato dalle Sardine alla brace.
Poco più a S del marina, fuori dalla diga foranea, c’è la rada dove sostare all’ancora, quando il meteo lo permette, e, circa 1 nm più in là, le Isole Rosse, sulla principale, Sant’Andrea, c’è una baia dove si può sostare all’ancora o al molo dell’albergo. L’isoletta più esterna, San Giovanni in Pelago, sormontata da un faro, rappresenta il punto più occidentale dell’Istria e viene utilizzata in moltissime regate come boa naturale.

ISOLE BRIONI - 44°55’16’’N - 13°36’31’’E
L’Arcipelago è Parco nazionale e non si può sostare se non in porto dove, sulla diga foranea, ci sono alcuni corpi morti, forniti di acqua e corrente elettrica, a pagamento (la tariffa è piuttosto elevata, 520 kune nel 2002, ma comprende anche il biglietto d’ingresso al parco). Merita senz’altro una sosta per poter visitare il parco, tramite il trenino che effettua un giro guidato, o affittando una bicicletta (25 kune all’ora - 2002), o una vetturetta da campo da golf elettrica (240 kune l’ora – 2002) o infine facendosi trasportare sulla Cadillac nera, decapottabile, anni 60 di Tito. Folte boscaglie si intersecano a vaste radure, che terminano in baie incantevoli dove sorgono alcuni alberghi e ville costruite ai tempi degli Asburgo e in seguito proprietà esclusiva del presidente Tito. C’è anche un campo da golf a 18 buche con i suoi grandi spazi verdi in cui pascolano tranquilli daini e cervi, uno zoo safari in cui si possono avvicinare bufali, gazzelle, antilopi, zebre e altri erbivori esotici, allo stato brado, inoltre si possono ammirare le rovine di una villa romana e di un insediamento fortificato bizantino. I ristoranti sono quelli degli alberghi, sul porto, e quindi danno l’impressione di offrire una cucina curata soprattutto nell’aspetto esteriore e a caro prezzo.

POLA (PULA) - 44°53’45’’ - 13°47’59’’E
Entrando in porto bisogna fare attenzione alla secca, segnalata da mede - 44°52’61’’N - 13°50’43’’E, a est del Cantiere Navale davanti al Marina ACI (io, distratto, ci sono finito dentro e ho faticato a uscirne) nei pressi si trova si trova il distributore di carburante e la Capitaneria.
Si può sostare per brevi periodi sulla banchina attigua al Marina senza pagare ma facendo attenzione che non sia occupata da barche di pescatori che stanno rientrando. La città, ricca di storia e monumenti romani, è una tipica città di mare, un po’ sporca e caotica. Non ho trovato ristoranti particolarmente interessanti, si possono mangiare spiedini o cevapcici nella piazza davanti l’ingresso della chiesa.

VERUDA - 44°50’01’’N - 13°50’14’’E
Vasta insenatura a sud di Pola, costituisce un ottimo punto di sosta in prossimità del Quarnaro. Si può gettare l’ancora in rada facendo attenzione perché il fondo di fango e alghe tiene poco e la bora, quando c’è (e accade spesso) soffia impetuosa oppure ormeggiare in Marina dove i marinai sono particolarmente scorbutici. C’è un distributore di carburante. Per mangiare conviene arrangiarsi in barca, io sono stato in un ristorante sulla collina a 100 m dal cancello del Marina ma non è un granché.

POLJE - 44°47’20’’N - 13°54’29’’E
Piccola baia a sud del paese di Promontore (Prematura), a mezza via tra Veruda e il faro di Porer, si può ancorare in centro alla baia, dove vi sono anche dei blocchi di cemento di corpi morti in disuso.

FARO DI PORER - 44°45’59’’N - 13°53’18’’E
Segnala il punto estremo meridionale dell’Istria e l’ingresso nel Quarnaro. È preferibile passare a W del faro per la presenza di numerose secche insidiose, sopratutto nei pressi dell’isolotto Fenoliga, sul quale, sbarcando, è possibile ammirare nella roccia, una serie di impronte di dinosauro.

MEDULIN - 44°48’88’N - 13°55’26’’E
Grande insenatura del Quarnaro che rientra per alcuni chilometri arrivando quasi a Pola.
È caratterizzata da bassi fondali pertanto per entrare è bene seguire le indicazioni del portolano. Si può gettare l’ancora in rada o ormeggiare ai pontili del Marina ACI.
Nell’abitato a 300 metri dall’ingresso del Marina c’è una Gostiona sulla strada (i tavoli e la griglia sono in un cortile mentre la cucina è in una casa al di là della via) dove ho mangiato un’ottima grigliata di pesce.
Nel 2003 è stato creato un ormeggio davanti al paese di Medolino -Medulin, si tratta di due pontili, non un vero marina, i servizi sono scarsi ma forse si possono utilizzare quelli del vicino campeggio, prezzi piuttosto elevati in rapporto alla qualità del servizio, c'è poco fondale, le barche più grandi devono ormeggiare in testa al molo ed è comunque preferibile ormeggiarsi di prua.



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