Prima settimana di regate per B-Aglut al suo esordio al Giro con l’equipaggio di VeLista.

Il pozzetto di Bi-Aglut ­ Città di Ancona è ben più nutrito di quello che tappa per tappa si sta cimentando al Giro.
Attraverso internet si sussegue infatti un puntuale passaggio di testimone da prodiere a prodiere, da randista a randista, da tailer a tailer. Ciascuno, attraverso generosi resocoti, tramanda la propria esperienza a bordo fornendo precisi dettagli tecnici, “dritte” su regolazioni ma soprattutto emerge potente la grande gioia per aver potuto godere di un evento a detta di tutti UNICO, ricco di solidarietà e amicizia; accanto ai “grandi” ­ e fra noi ce ne sono diversi ­ i meno esperti stanno accrescendo giorno per giorno le proprie capacità e anche coloro che sono costretti davanti a una scrivania palpitano all’unisono per la nostra barca.
Attualmente si sono già avvicendate circa sedici persone, tutte reclutate attraverso la folta schiera della maling list di VeLista.

Le serate a terra sono all’insegna della festa, l’occasione per incontrare amici lontani e i numerosi celiaci che ci vengono a trovare presso lo stand di Bi-Aglut; lo sponsor è sempre più trascinato dal nostro entusiasmo e il sostegno dell’Associazione Italiana Celiachia è ancora più vivo di quanto non potessimo prevedere; a Casamicciola siamo stati accolti dalla rappresentante della sezione Campania, madre di Stefano, futuro velista di otto anni. I nostri ragazzi vengono fermati per strada perché riconosciuti proprio dal marchio sulla maglietta: ci stiamo tutti rendendo conto di quanto questo fenomeno sia diffuso e il color fucsia dello sponsor sta diventando sempre più motivo di orgoglio.

Le regate sono contrassegnate da buone o discrete partenze e da continue regolazioni per raggiungere quel quid che faccia correre la barca come le altre. Ma dobbiamo anche pensare che al Giro ci sono alcuni veterani che hanno partecipato a tutte le 16 edizioni e che per forza di cose conoscono i “trucchi del mestiere” meglio di noi.
Dall’attuale posizione in classifica non restano che ampi margini di miglioramento… Non è una constatazione consolatoria, anzi! Era scontato che il serrato turn over di equipaggio, composto da persone che nella maggior parte dei casi non si erano mai viste prima, avrebbe in qualche modo penalizzato la prestazione in termini di ordine d’arrivo. Ma l’obiettivo dichiarato è, prima di tutto, condividere una grande passione con il maggior numero possibile di persone. E far sì che questa passione diventi estremamente contagiosa.

Obbiettivo centrato! Lungo tutta la penisola continua a risuonare la nostra entusiastica Ola.

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