30 amici al Giro d'Italia

Dunque, immaginate un gruppo di amici al bar. Immaginate ora che si siedano intorno a un tavolo a chiacchierare del loro sport preferito.
A un certo punto salta su uno e dice: «Perché non partecipiamo al campionato di serie A?».
Dopo una serie di risate e svariati «Tu sei matto», salta fuori un altro che dice «E perché no? Almeno proviamoci».
Ecco, l'avventura di un gruppo di amici è cominciata così; loro tavolo di discussione è la mailing list VeLista e il campionato di serie A è stato il 16' Giro d'Italia a Vela. Erano a bordo della barca Città di Ancona nella categoria "Non professionisti".

Per onorare la filosofia di VeLista, ovvero "il mare per tutti", si sono alternati a rotazione a bordo ben 30 persone, di età variabile dai 19 ai 56 anni, di cui 4 ragazze, formando equipaggi diversi a ogni tappa. Lo sponsor principale della barca è stata la Bi-Aglut, un'importante azienda che produce alimenti senza glutine per chi soffre di celiachia. Uno sponsor commerciale, certo, ma che ha loro permesso di portare un messaggio sociale in giro per l'Italia.
Inoltre a bordo, senza tanti clamori, ha trovato posto anche un disabile, Sergio, che ha commentato così la sua partecipazione: «All'inizio non ci credevo neanche un po', temevo di essere di intralcio. E invece anche nei momenti più duri, quando in coperta sarei stato di intralcio davvero, ho potuto dare il mio contributo in cala vele. Tutti ma proprio tutti mi hanno coccolato, aiutato e sostenuto quando ne avevo bisogno. Persone di un tale livello di generosità che viene difficile esprimerlo a parole. Io, il mio Giro d'Italia, indipendentemente dal risultato agonistico, l'ho vinto».

Alla fine sono arrivati ultimi. Il fanalino di coda nella classifica. Ma il loro unico obiettivo, dichiarato apertamente in partenza, era quello di condividere una grande passione con il maggior numero possibile di persone, è stato raggiunto.
Riportiamo anche il commento di Mauro, un altro dei fortunati partecipanti: «Per un mese abbiamo incrociato le prue con i big della vela. Domenica, dopo il bastone di Trieste, abbiamo incontrato Mauro Pelaschier. Il mio skipper mi ha richiamato, «Ma non lo saluti?». Io l'avevo salutato, eccome, ma con un filo di voce! Dopo nove giorni, a contatto con questi qua, non mi ero mica abituato... Soggezione? Forse, ma che gli dici a gente che va da una vita a vela e che raccoglie risultati come noccioline?».
Ugo Marinelli, uno dei due gestori di VeLista, commenta così l'evento. «Un mio pensiero va anche al Comune di Ancona che ci ha dato nome e un seppure piccolo, contributo. Con loro abbiamo buttato un semino, speriamo di poter vedere una piantina in futuro. Certo, il loro nome è sempre stato in fondo alla classifica, ma il Giro d'Italia a Vela è stato un bagno di umiltà per tutti noi. I grandi sono distanti e i "normali" (gli altri non prof. ndr.) sono molto più bravi di noi. Avremmo potuto fare di più? Quest'anno credo proprio di no. Anzi, avremmo potuto fare molto meno. In generale direi che VeLista si è dimostrata per quella che è: un grande contenitore, dove puoi trovare di tutto, sogni compresi. Ma non basta credere ai sogni, bisogna lavorarci dietro. E noi vorremmo continuare a lavorare per il prossimo sogno!». Poche altre volte si è vista una novità come quella messa in piedi qui. Per chi pensa che intemet sia solo uno strumento per rapporti virtuali, di fronte a questo forse si ricrederà.