Mario Fabris: "Verso il Pacifico 8 - Isabela e partenza"

Venerdi 26 aprile
Santa Cruz - Isabella
È girato il vento... e così siamo finalmente partiti per la vera traversata.
Dopo il cambio di equipaggio (sono arrivati Franco e Angelo) gli equilibri di bordo sono cambiati, e se il buondì si vede dal mattino sarà un'ottima compagnia. Un trentino (ex direttore di banca) ed un milanese (ex imprenditore), ambedue velisti giramondo, appassionati di pesca, cuochi e buone forchette. Ieri abbiamo fatto cambusa a Santa Cruz, mi sono comperato un po' di viveri di sussistenza per le notti di guardia (saranno almeno 25), un salto in lavanderia, internet ultimi collegamenti in skype (ho saputo che l'amico Franco ha trovato la barca dei suoi desideri, complimenti), mi son fatto una mangiata di pesce per non perdere le buone abitudini, e sono rientrato a bordo per sistemarmi nella nuova cabina.
Finalmente mi ci ritrovo, ho tutto ciò che volevo, anche la spina per la corrente, oltre ad un tavolino ( eh, il supermaramu...), e ora vi sto scrivendo proprio dalla nuova sistemazione: sono finalmente comodo, pensare a volte quanto poco ci vuole per fare stare bene le persone, e quanto poco per metterle in difficoltà, ma credo che sia acqua passata.
D'altronde quante volte mi son ripetuto che volevo fare questa esperienza, anche per mettermi alla prova, pur sapendo che avrei potuto trovarmi in difficoltà.
Credo che tutti dovremmo essere sempre pronti a superare delle prove, perché nella vita non si sa mai cosa potrebbe capitarci e non si può fare sempre ciò che si vuole.... e non c'è età che tenga per questo. D'altronde se siamo intelligenti possiamo benissimo gestire situazioni "scomode", sarebbe sbagliato buttare la spugna, quante volte sarà capitato nel lavoro anche a voi; basta aver chiaro l'obiettivo, perché poi le cose cambiano.
E anche a bordo le cose sono cambiate.
Già stamane appena partiti la prima sorpresa: sono in cabina ed il comandante mi chiama a rapporto perché ha appena pescato un tonnetto di 5 Kg. Non me lo sarei aspettato: sollecitato da Angelo (io dopo le passate esperienze sto zitto) ha messo in acqua la traina, e dopo pochi minuti un pinna gialla ha abboccato. Solite operazioni di pulizia, recupero frattaglie, preparo 4 filetti, e a mezzogiorno a tavola un bel piatto di cervice ha fatto la sua figura, preparato come la ricetta che vi ho dato, oltre chiaramente alle frattaglie che hanno trovato un gran consenso in Angelo ( che soddisfazione.!). Per stasera poi erano già stati scongelati 2 filetti del pesce pescato ancora a marzo sotto la costa panamense ( a proposito, ricordate? ... perciò mi era sembrata strana la pesca di oggi), e per questo mi sembra che le mutate abitudini alimentari (non c'è più chi detesta il pesce) e le diverse influenze sul comandante abbiano già portato delle novità.
È girato il vento.
Ora siamo di nuovo a Isabela, dove aspettiamo il vento giusto, e i nuovi "inquilini" potranno approfittarne per andare in visita a terra.
L'inverter ha già ripreso a funzionare, è stato fatto il reset, ed il PC di bordo funziona regolarmente. Poco fa abbiamo lanciato in sailmail le previsioni a10gg con il grib, ma sembra che per una settimana ci sia poco vento: vedremo cosa deciderà il comandante.

Due pilloline:
Un libro da leggere ed uno scrittore da conoscere
Fabio Geda - L'estate alla fine del secolo - Baldini Castaldi ed.

Un nuovo sito per le previsioni meteo, Basato sulle rilevazioni a mezzo boe in mezzo al mare e all'oceano: www.Buoyweather.com

Sabato 27 aprile
Galapagos - Isabella
Vedo che sono arrivato alla news n°40, tanto è durata la quaresima (ogni riferimento è puramente casuale), e mi rendo conto che è già passata una luna dalla Pasqua...
Ci ho fatto caso perché stasera ho visto la luna quasi piena (lo era ieri) che splendeva in cielo: siamo in rada a Isabela, siamo stati bene a cena, abbiamo scherzato a tavola, dopo una pasta con i broccoli, e ci siamo gustati la serata in pozzetto con il limoncello fatto e portato da Angelo, ascoltando Bob Dylan ultima edizione che diffonde la sua musica, un'atmosfera giusta.
Abbiamo già fatto un breefing sulla traversata, domani vedremo i particolari, e l'equipaggio dovrebbe essere quello giusto per tali esperienze. Angelo ha già all'attivo due Arc, Franco una traversata e conosce già la barca, quindi un team sulla carta all'altezza della situazione.
Confermo le impressioni positive sugli ultimi arrivi, i mutati equilibrio ed atmosfera a bordo, e sono anch'io molto più rilassato.
Stamane alle 7 è partita una barca italiana verso le Marchesi, Andros, con Rosario skipper, a bordo la fidanzata londinese ed un amico, e quando alle 14 il comandante si è messo in ascolto sulla radio ad onde corte abbiamo sentito che appena al largo dell'isola si sono scontrati con una balena: per fortuna andavano piano e non hanno avuto danni, perché in simili frangenti non si sa mai cosa può capitare. Li avevo salutati quando hanno salpato, ed avevamo parlato di Marzia che a San Cristobal vuole consumare tutti i giorni di sosta per assorbire i grossi costi di entrata alle Galapagos.
Certo che queste Galapagos hanno lasciato l'amaro in bocca a tutti: non c'è barca con cui io parli che non mi manifesti la profonda delusione su queste isole. Tutti si lamentano dei prezzi alti di entrata, dei costi elevato per la cambusa ed il gasolio (prezzo per gli abitanti 1,2$ al gallone, per gli stranieri 5,5-6,5$, se sei fortunato e se vuoi rischiare 4$ in nero, sempre al gallone). Vien da dire tanto rumore per nulla, per vedere due foche, due tartarughe, con ormeggi non confortevoli, e poca possibilità di fare snorkeling, al di la di tutto.
L'unica isola che si salva, come mi sembra di aver già scritto, è Isabela, ed è l'unico suggerimento che mi sento di dare come meta per chi voglia fare una vacanza "fuori dal mondo", dove si può ancora trovare un'atmosfera non contaminata dal consumismo, un paese praticamente senza traffico, con un ambiente d'altri tempi, con il mercato del sabato mattina dove trovi i prodotti locali coltivati sulla terra lavica, a chilometro zero... ci si arriva in due ore con un ferry veloce a 30$ o in aereo da turismo, direttamente da Santa Cruz.

Stamane il comandante è andato a fare un rabbocco alla cambusa, ed è tornato con un casco di banane, pomodori, meloni e cavolo cappuccio rosso, a prezzi onesti.
La sorpresa piacevole era stata invece trovare a Santa Cruz la presenza di mucche che garantivano un ottimo latte fresco, yogurt, e formaggi freschi, tipo primo fiore, a prezzi giusti.
Questa mattina pulizia alla chiglia: era stata fatta esattamente una settimana fa, portandola a lucido, ma togliendo l'antivegetativa per estirpare i denti di cane e le alghe che si erano formate; io mi sono dedicato a tutto il bagnasciuga, fino ad un metro sotto la chiglia; purtroppo le alghe avevano già ricoperto tutto il fondo e mi ci son volute 3 ore di olio di gomito e di buon fiato per togliere tutta la patina che si era riformata.
Domani il comandante finisce il fondo (peschiamo 2,05 metri) usando le bombole, e fino alle Marchesi dovremo accontentarci.
Franco, che divide la cabina con me, sta già dormendo, ma la soddisfazione di poter gestire la mia libertà usando il PC, la luce, leggere, senza dover chiedere il permesso a nessuno, avendo a che fare con persone che sento buoni compagni di viaggio (Angelo mi è venuto a salutare per la buona notte) la dice lunga sull'importanza delle persone, come risaputo, ...e per fortuna tutto questo sembra rendere questa seconda puntata del viaggio decisamente più interessante.

pilloline:
  • Per spedire file fino a 2 giga (ottimo per foto!!): www.wetransfer.com
ricette:
Peperoni alla refola

Peperoni, aglio, mezzo bicchiere di aceto d'uva o di mele (non balsamico), un cucchiaio di zucchero
Tagliare i peperoni a listarelle possibilmente uguali
  • Scaldare in una casseruola aglio e olio.
  • Alzare la fiamma, e mettere i peperoni evitando che si attacchino.
  • A metà cottura aggiungere l'aceto e lo zucchero
  • Regolare di sale e peperoncino fresco, aspettare che l'aceto evapori
  • Servirli caldi, è meglio
  • Questo piatto può servire anche come base (tenendo i peperoni indietro di cottura) per saltare gamberoni sgusciati o del pesce rosso (per attenuarne il sapore forte) o bianco, per esaltarlo

Martedì 30 aprile
Partiti ore 15.15 rotta 240!

Abbiamo davanti 3000 miglia. Vento da SSE 20.
Siamo già in turno ed il primo è mio. Alla prossima...
Siamo subito a vela per fortuna. Abbiamo fatto il breefing sulla sicurezza. Siamo pronti per ogni evenienza. ETA alla attuale velocità 32 gg.

Mercoledì 1 maggio In navigazione

lat : 2°25 '96"
long : 94°29'65"
Rotta : 240°
Vento : SE/11 nodi
Miglia percorse lunedì: 44
Miglia percorse martedì:127
Miglia percorse mercoledì:124

Lunedì alle 15.15 abbiamo lasciato Isabela e le Galapagos diretti alle Marchesi.
In mattinata avevo fatto in tempo spedire le foto, a sentire in skipe gli amici in Italia, a salutare Paco, l'amico equadoregno che mi ha fatto scoprire il lato sconosciuto dell'isola (chi volesse andare a Isabela può fare riferimento a lui..), a comperare gli ultimi viveri di sopravvivenza, e poi...pronti via.
Come vi ho già anticipato l'equipaggio è molto affiatato, e la traversata è partita sotto i migliori auspici: anche se non abbiamo molto vento il tempo è comunque previsto stabile, e in attesa di un rinforzo che dovrebbe arrivare giovedì procediamo ad una media di 5 nodi.
Siamo entrati subito in turni, preparati dall'armatrice, con una cadenza a dire il vero un po' strana: abbiamo turni di 2 ore, senza sovrapposizione di giorno, con sovrapposizione sulla prima e sull'ultima mezz'ora di notte (dalle 21 alle 07), con qualche aggiustamento lungo il percorso. Questo significa che essendo in 5 gli orari non hanno praticamente logica, perché si monta di guardia sia alla mezz'ora sia all'ora, a seconda delle sovrapposizioni. L'equipaggio è formato da persone che sanno andar per mare, per cui tutte le soluzioni sarebbero state praticabili, anche se questa non l'avevo mai sentita. Peccato che la sovrapposizione non sia stata predisposta in modo diverso, tale da far rimanere le stesse due persone assieme per un'ora, così in un mese avrebbero potuto (volendo) conoscersi meglio.
Stamane abbiamo già pescato il primo tonnetto, e ce ne siamo pappato metà già a pranzo, un filetto alla cevice e un altro ai ferri, logicamente squisito, ed ora che con i nuovi arrivi siamo in tre molto propensi al pesce, dovremmo avere maggiori chances di vederlo più spesso a tavola.
Abbiamo issato tutte le vele, due fiocchi e due rande (sulla maestra e sulla mezzana), due volte al giorno accendiamo motore o generatore per caricare le batterie, e se potessimo mantenere una media di 6 nodi in 19 giorni raggiungeremmo la destinazione.

Riceviamo ogni giorno l'email in SSB dalla barca gemella della coppia francese (Belissima) che è partita una settimana fa da Isabela, ed il comandante rimane silenzioso nel sentire che loro hanno raggiunto punte anche di 208 miglia al giorno, e sono a sole 1800 miglia dalla destinazione.
Le nostre giornate trascorrono cadenzate dagli orari dei turni di guardia e dall'appuntamento per il pranzo, l'aperitivo e cena, mentre per il resto ognuno si gestisce il tempo come vuole.
Io ne approfitto per leggere e scrivere, e godermi la tranquillità della privacy in cabina.
Cosa mangiamo? La partenza a mezzogiorno insalata mista (pomodori cipolla cetriolo peperone e pezzettino di formaggio fresco), ed un melone. La sera pizza.
Ieri a mezzogiorno pesce fresco, e questa sera pasta con i broccoli e gamberetti in una salsa con pomodoro, aglio e feta. Oggi a mezzogiorno frittata con verdura, e stasera minestrone alla mia maniera.

Fisicamente sto bene, il morale è molto buono grazie ai nuovi arrivi (finalmente direte voi), e quindi la navigazione procede in piena armonia, senza incontri, neppure con le balene, solo un branco di tonni ieri sera che saltavano poco distanti da noi...
Se vi collegate al sito di refola (www.refola.it) dovreste avere anche la nostra posizione sulla mappa.

Venerdi 3 maggio
In navigazione

Posizione alle 12: 3°21 '30" N, 100°18'17"W; Rv: 240°; Vento:SE/15 nodi
Miglia percorse nelle ultime 24 ore 173

Finalmente è arrivato (o meglio dire abbiamo incrociato?) l'aliseo di SE, che con i suoi 15/20 nodi ha portato subito la velocità anche a superare i 9 nodi, e così nelle 24 ore di mercoledì abbiamo cominciato a macinare miglia.
Ora finalmente siamo armonizzati con i turni, che di fatto scandiscono la giornata, e in questa barca (ma forse in molte altre) la cucina assorbe buona parte del tempo libero. Franco fa buona concorrenza al comandante, e ci prepara i suoi manicaretti che a volte sono più belli da vedere che frutto di arte culinaria. Ma si sa, a bordo c'è spazio per tutti, e ognuno cerca il suo momento di gloria, concentrandosi su ciò che sa fare meglio.
Il bello di una traversata è proprio questo, essere gestiti dai ritmi del tempo e della barca, condizionati dal mare e dal vento, con ampio spazio per i rapporti personali, dove ognuno alla fine si esprime per quello che è.
Poco prima della partenza abbiamo fatto il breefing sulla sicurezza, si cosa fare in caso di abbandono nave, con la distribuzione dei compiti, abbiamo ricevuto le nostre cinture di sicurezza, verificato lo stato esterno della zattera, e consegnato due pacchetti con l'indispensabile da portare appresso, che è stato messo nei sacchi impermeabili: in uno ho messo i documenti personali, soldi, occhiali di riserva, nell'altro un giubbetto wind-stopper, un costume, un coltello, il cellulare. Speriamo che non ce ne sia bisogno.

Ieri era previsto pollo, ed ho proposto di farlo al curry con il riso.
Qualcuno a cercato di influenzare il mio modo di cucinare, qualcun altro era perplesso (ed ha voluto assaggiarlo prima di darci dentro), ma alla fine tutti hanno apprezzato il mio piatto, tant'è che hanno voluto la ricetta (che vi propongo in calce) .
La notte è trascorsa velocemente, con un buon vento ( e mare) al traverso, la velocità media è buona, ed anche oggi sotto un sole cocente ma proseguiamo la cavalcata con onde un po' formate di 3 metri. Dovreste vedere il cielo stellato di notte qui in Pacifico (il mio pensiero è andato a Paolo B.), fa andare via di testa: intanto siamo nell'emisfero Sud e quindi il "panorama" è leggermente diverso; l'orsa maggiore è un po' bassa sull'orizzonte, spiccano in alto lo scorpione ed i gemelli, a siamo già oltre l'ultimo quarto di luna ed io sono andato un po' via di testa, mi sono seduto in pozzetto, non c'è umido di notte e non fa fresco, ed ho cominciato a pensare alla mia vita, a tutto quello che ho fatto e non fatto, a quello che farò quando rientrerò a casa, e potrei trascorrere tutte le guardie della traversata a raccontarvi dei miei pensieri, come a volta sarà capitato anche a voi di fare durante qualche navigazione.
Durante il giorno l'appuntamento principale del comandante è con la radio, quando cerca il collegamento con gli amici radiotelegrafisti/navigatori in Italia che stabiliscono normalmente due collegamenti: con chi naviga in Atlantico e con chi in Pacifico, memorizzando le posizioni della barche e raccontando le novità. Così ieri abbiamo saputo che una barca a vela francese con 5 persone di equipaggio di 75 piedi partita dai Carabi ai primi di aprile e diretta alle Azzorre non ha dato più contatto, e si stavano effettuando ricerche in Atlantico. È fuori dubbio che notizie come questa lasciano un po' attoniti: pirateria? Incidente? Strumenti che non funzionano? Speriamo che si risolva in un niente di fatto, può capitare che semplicemente la radio si sia rotta..

Oltre a scrivere io mi sono dato alla lettura, attingendo alla biblioteca di bordo, ed era molto tempo che non ero così rilassato per farlo, nonostante sia a bordo da quasi tre mesi... e questo la dice lunga su tante cose.

Pollo al curry con riso
Ingredienti per 5 persone: olio 1 bicchiere, 3 cipolle, 1 mela, 2 spicchi d'aglio, un cucchiaino di farina fiore, 1 dado (o brodo fresco, meglio), curry 1 cucchiaino per persona. Pollo 1 kg preferibilmente sopracoscia o coscia o petti di pollo, riso basmati.

Tagliare assieme finemente con la mezzaluna le cipolle, l'aglio (senza il cuore) e la mela, a formare un unico impasto.
In una casseruola scaldare l'olio d'oliva, aggiungere l'impasto ed imbiondirlo, aggiungere il brodo mescolando bene, aggiungere il carry e la farina fino a formare una salsa morbida.
Far sobbollire lentamente per 10 minuti.
Preparare il pollo togliendo la pelle e facendone pezzettoni. Inserirli nella casseruola con la salsa e lasciare cuocere il tempo necessario (normalmente 30'). Eventualmente aggiungere brodo.
NB: deve rimanere una salsa morbida abbondante per condire il riso.
Servire con riso basmati che verrà condito con il sugo al carry.

VARIANTE: a fine cottura del pollo passare il contenuto della casseruola in una teglia di terracotta, già calda, aggiungere il riso al dente, amalgamare il tutto e passare la teglia al forno (solo grill, molto caldo) per qualche minuto, tanto da abbrustolire la superficie del contenuto.

Domenica 5 maggio Posizione alle 12 : 04°45 '01" S, 105°21'17"W; Rv: 245°;
miglia percorse 158. ETA 19 maggio.

Sabato: oggi una navigazione tranquilla, Vento intorno ai 10 nodi, tutte le vele a riva, mare quasi calmo, traina in acqua, ma ieri niente pesce.
Ho ripreso a leggere con piacere e con.lena, ho terminato un libro di W.Smith, uno dei tanti, e mi sono preso dalla biblioteca di bordo Magico Egeo, di A. Giaccon. Oggi ne ho lette un centinaio di pagine, sulla Grecia Ionica e Peloponneso, e mi sono ritrovato in un attimo a bordo del Soundofsilence, con Renzo, Franco e Ricardo, quando lo scorso anno abbiamo percorso lo stesso itinerario. Ho rivisto davanti agli occhi il percorso, da Zante a Pilos, poi Monemvasia , Poros fino a Lavrio. Che emozione leggere questi racconti di viaggi per mare raccontati da chi è animato nello spirito dallo stesso entusiasmo per viaggiare, avevo gli occhi lucidi, forse per il sole del Pacifico che mi trafiggeva gli occhi mentre leggevo seduto nel pozzetto di Refola.
Ho una silenziosa intesa con Angelo, un gigante buono, con cui basta un'occhiata per intenderci, su molte situazioni che capitano nella vita quotidiana, dove noi avremmo un atteggiamento diverso.
Oggi due filetti di tonno pescati dal..congelatore hanno fatto onore alla tavola: uno ai ferri con aglio e olio, l'altro cotto in un sughetto con capperi aglio, pomodoro e olive nere, serviti con un contorno di patate al forno. Come leggete i "fuochi" sono sempre caldi qui sul Refola: stamane Franco aveva preparato una focaccia alla genovese, e nel pomeriggio Angelo si è cimentato in una crostata con banane e ananas, che assaggeremo stasera dopo il risotto alla trocadero (con salamino piccante e fagioli, una ricetta spagnola). A poppa avevamo un casco intero di banane che stava ormai ...andando, e nonostante se ne mangi almeno una a testa al giorno non si riesce a smaltire la scorta: lo avevamo pagato 3$ a Isabela.
A bordo stiamo tutti bene, siamo rilassati, ed il comandante sta già preparando lo sbarco alla baia delle vergini, a Fata Hive.

Domenica: stanotte durante la mia guardia ho visto 4 stelle cadenti, di cui una così grossa (forse un meteorite) da distinguerne i colori rosso, viola, azzurro e bianco, dal contatto visivo nel cielo fino al suo spegnimento in prossimità dell'orizzonte. Quel che rimane dell'ultimo quarto di luna si è alzato verso le 4 (ero di turno dalle 3.30 alle 5.30), e al suo comparire all'orizzonte l'ho scambiato per una nave; ho scommesso una birra con l'armatrice, che montava dopo di me alle 5, che prima di arrivare in vista delle Marchesi incontreremo almeno 3 navi, chissà chi vincerà.
Stamane ho fatto fatica ad alzarmi, questi ritmi mai uguali imposti dai turni non si assorbono facilmente, e l'organismo si difende: ho dormito a più riprese fino alle 10, e finalmente sono riuscito a smaltire la stanchezza. Ho trovato subito da fare: Angelo aveva pescato un dorado di circa 4 Kg, che ho provveduto a sfilettare, con il quale poi il comandante ha preparato un ottimo cervice (e quando mai) che assieme alla pizza (il forno sempre in azione) ha costituito il piatto forte della domenica. Per il resto nulla da segnalare, vento costante da ESE, 10/15 nodi, mare quasi calmo. Alla prossima.

Coniglio in fracassea alla ligure Ingredienti: 1 coniglio, piselli (0,5 Kg, 0,5 Kg di carciofini congelati o freschi), aglio, prezzemolo, pinoli, vino bianco, olio.
Tagliare a pezzo il conigli, soffriggere nella casseruola aglio e prezzemolo tritati assieme, scottare il coniglio, aggiungere i pinoli e vino bianco e cuocere per 15'. Aggiungere quindi i carciofi e cuocere per altri 10 minuti. Per ultimi i piselli per ulteriori 10 minuti.
Aggiustare di aglio e prezzemolo, eventualmente vino bianco, sale e peperoncino (poco).
Servire con purea di patate o patate lesse spruzzate di prezzemolo fresco.
Accompagnare con Pinot grigio o tokai.

Posizione alle 12: 05°29,71 S, 110°18,8W; Rv: 245°; miglia percorse 158, mancanti 1715. ETA 16 maggio.

Lunedì: come previsto il vento è girato da Est, e quindi.baloon, così si chiama la vela triradiale simil-gennaker che viene issata nella seconda canaletta dello strallo di prua, con un sistema di sgancio della drizza brevettato da Amel che consente di manovrare in sicurezza le due vele sullo stesso avvolgitore. È un armo molto utile con venti da poppavia(160° -200°), bello da vedere e tiene la rotta facilmente senza stressare il pilota automatico (impostato sulla rotta e non sull'angolo del vento, consuma meno).
Si montano i due tangoni, sottovento il fiocco, con i bracci fissi, il che consente una buona manovrabilità sulle vele in caso si debbano ridurre, anche assieme...
Mentre preparavamo l'armo è scattato il cicalino della traina, ma purtroppo il pesce si è slamanto subito, forse perché non siamo stati celeri a chiudere la frizione del mulinello: peccato, stasera ci toccherà pasta con sugo di tonno in scatola e pomodoro.
Oggi Franco ha rifatto a focaccia alla genovese con cipolla, ed è venuta quasi perfetta: lui è di origine ligure, ed è abituato a farsela anche a casa, nel forno, e mi piacerebbe imparare a farla, magari anche il pane, così poi vi racconto come si fa... ma a bordo...
Dalla focaccia, al rito della focaccia nelle navi passeggeri della Costa, (ma credo in tutte), alle merendine che mangiavamo alle 10 da piccoli a scuola, dove a Genova al posto delle merendine dolci davano la focaccia, il passo è breve, e così ci siamo trovati a ricordare che da ragazzini avevamo i "bagigi"(arachidi) , le "straccaganasse" (castagne secche), le "armee" (semi di zucca al forno), la liquirizia con il limone o con la farina di castagne, la panna montata nel paiolo di legno, fatta in campagna in casa, servita con gli storti (il cono fatto in casa), ogni pezzo 10 lire. Oggi forse pochi ricordano queste leccornie, forse qualcuno fra voi che mi leggete?

martedi. il baloon è proprio una gran vela, infierito nella canaletta assieme al genoa crea un'unica superficie velica di oltre 200 mq che tiene orientata la barca con vento di poppavia. La portiamo da oltre 24 ore e abbiamo superato i 7 nodi di media, con vento apparente di 8 nodi circa, una goduria.
Sogno o son desto? Ogni tanto sembra di planare sulle onde alte, e ci si abbandona al movimento coordinato vento, mare, senza pensare, tanto la barca va da sola. Ogni tanto guardo fuori bordo per controllare le onde, e stanotte ad un certo punto ho fatto un sobbalzo: al posto delle onde c'era erba, roccia, e non ero sull'acqua, ma in montagna. Guardo i compagni di equipaggio, ci chiediamo cosa stia succedendo, di fatto siamo fermi sopra un prato e giù si vede una vallata. Strabuzzo gli occhi, scendo fuori bordo, gli altri con me, dobbiamo capire cosa stia succedendo. Mi ritrovo a scendere la scarpata fino al paese, arriviamo fin sopra i tetti delle case, per scendere in strada devo fare scalini esterni che sporgono dai muri, quindi senza protezione, e con fatica mi ritrovo giù in paese. Nessuno per strada, devo capire cosa succede, cercare un telefono che non trovo e comunque non ho soldi, cerco qualcuno cui chiedere aiuto ma non c'è nessuno, decido di andare alla polizia, ma non ho documenti: sarà un problema perché sono tutti i barca. Alla polizia mi chiedono da dove vengo, in che giorno ero sul mare: rispondo il 3 maggio, e il poliziotto mi dice che siamo l'8 maggio. E allora cosa è successo in quei giorni? Penso subito che i pirati ci abbiano narcotizzato, preso la barca, drogato e spedito in quel paese in montagna, no so dove... mi chiedo come possa essere successo, ancora non ci credo, mi dico che è impossibile, e mi chiedo se dormo o son desto. Mi sforzo di controllare, di aprire gli occhi ...ci riesco dopo qualche tentativo con uno sforzo enorme, e mi ritrovo... in cuccetta sognavo, quindi tutto normale...
Ve l'ho raccontato perché mi son divertito, è stato un sogno completo, con un inizio ed una fine, con ragionamenti ed azioni coerenti con una situazione che sto vivendo. Ripensandoci, quante volte abbiamo sognato nella nostra vita? Ho fisso nella mente un sogno che facevo spesso quando ero bambino, con mia sorellina dormivo nella stanza dei bimbi, 5x5x4h, pareti azzurro tenue con cornice bianca in alto, dove erano dipinti i personaggi dei cartoni animati: paperino, topolino, pluto, e quelli della fate, e ricordo che sognavo di volare vicino a loro; spiccavo un salto, aprivo le braccia, e volavo da una parete all'altra, che per me erano alte come una montagna, sopra l'armadio, con un senso di libertà, di spensieratezza, di gioia, di un senso di potere (anche se non era un termine che conoscevo) che non ho mai più dimenticato. Libertà di superare la forza di gravità, i condizionamenti che ci pongono, e già da allora sognavo di superare un limite, e ci riuscivo, bastava aprire le braccia, tuffarsi nell'aria, voler volare, crederci e volare... volare... volare.