L'imbarcazione

Una Imbarcazione a vela di qualsiasi tipo e misura é composta da tre parti fondamentali:

a) lo scafo, che genera il sostentamento e la galleggiabilità per l'equipaggio e le cose trasportate.


b) la velatura, che genera la propulsione.

c) Il timone, mezzo di governo indispensabile per condurre l'imbarcazione e fondamentale per il funzionamento sinergico dell'insieme barca, vento ,acqua.

 

Lo scafo

Quando il profano parla di barche, si riferisce generalmente a scafi, infatti nella cultura media uno scafo senza remi, senza motore o senza vele é, per i più , sempre e comunque una barca.

Nel mondo della nautica, in senso consumistico il concetto é lo stesso, ma nel gergo marinaresco una barca prende il nome dalle molteplici combinazioni che si possono ottenere con tipologie diverse di scafi e organi propulsori :

motoscafi, pilotine, entrobordo, fuoribordo, ecc... se la propulsione é a motore,

sloop, cutter, yawl, golette, derive, ecc... se la propulsione é a vela,

motorsailer o motovelieri se la propulsione é mista.


Vediamo come é costituito lo scafo di una barca.

La linea di galleggiamento è la linea che il pelo libero dell'acqua disegna sullo scafo che galleggia e che divide lo scafo in due parti:
  • l'opera viva, ( carena), sotto il pelo dell'acqua,
  • l'opera morta, (bordo libero), sopra il pelo dell'acqua.

L'opera viva é tale perché, col proprio volume, genera attivamente e continuamente, spinte verso l'alto in proporzione all'acqua che sposta galleggiando e navigando.

L'opera morta invece non contribuisce costantemente e attivamente all'equilibrio dell'imbarcazione.

Le caratteristiche di una barca veloce sono date dalla forma dell'opera viva , ancora prima che dalle vele o dal motore.

 

Diversi nomi accompagnano le varie parti dello scafo anche da davanti a dietro:

  • Prua, la parte anteriore.
  • Mezza nave, la parte centrale.
  • Poppa, la parte posteriore.

 

Da destra a sinistra:

  • Murata di dritta, fianco destro. (si dice murata, perché sui bordi della nave, i grandi velieri a vele quadre, fissavano una particolare cima detta mura, che doveva esporre al vento la vela, e da qui prendere il vento a destra o a sinistra, ancora oggi si dice: ".... avere mura dritta o sinistra...".
  • Murata di sinistra, fianco sinistro.

Le sezioni importanti sono:

  • Sezione di simmetria, individuata dal piano perpendicolare a quello dell'acqua, orientato longitudinalmente e passante per il centro dello scafo.
  • Sezione maestra, individuata dal piano perpendicolare al piano di simmetria e a quello dell'acqua, attraversa la barca nel punto di massima larghezza.

 

E da sotto a sopra:

  • Chiglia
  • Masconi, possiamo definirli le guance dello scafo.
  • Giardinetto, si definisce così la porzione dei lati di poppa, destra e sinistra sopracoperta, prende questo nome per il fatto che sulle grandi navi del passato in questo punto, riparato dal mare durante la navigazione venivano curati vasi di piante e fiori.
  • Ruote ( che possono essere di prua e di poppa)
  • Dritti ( di prua o di poppa)
  • Coperta, il "pavimento" della barca.
  • Pozzetto, zona protetta, aperta , soto il piano di coperta, delle piccole e medie imbarcazioni ove l'equipaggio manovra.
  • Tuga, rialzo della coperta a guscio di tartaruga, aumenta l'altezza dello spazio sottocoperta.
  •  

 

Le parole che fondamentalmente definiscono le misure di una barca sono:

  • Lunghezza fuori tutto, é la massima lunghezza misurabile fra due piani paralleli fra loro e perpendicolari all'acqua, che tocchino a prua e a poppa i primi maggiori estremi.
  • Lunghezza al galleggiamento, é la lunghezza della linea sottesa fra i due punti più estremi di prua e poppa coincidenti col pelo libero dell'acqua, cioè con la linea di galleggiamento.
  • Dislocamento, é il peso di liquido spostato dalla carena, pari al peso esatto della imbarcazione.
  • Stazza, é il volume del possibile carico ed é espresso in peso in quanto ci si riferisce al peso di un particolare legname che per il suo peso specifico occupava il volume di 2,88 metricubi per tonnellata.

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