Come eliminare lo scarroccio

 

Per eliminare lo scarroccio siamo costretti, purtroppo, a perdere molta della potenza espressa dalle nostre vele in attrito nell'acqua.

Questo accadeva sopratutto nel passato, infatti fino agli agli inizi di degli anni sessanta l'unico modo che si usava per non spostarsi lateralmente era quello di offrire, nella direzione dello scarroccio, la maggior superficie possibile di scafo immerso, in modo da rendere estremamente gravoso il suo incedere in quella direzione e tenere la barca come un coltello affondato nel burro.

Si creavanono delle sporgenze, dette derive, che offrivano resistenza al moto trasversale della barca.

Oggi ci si è evoluti, e la resistenza allo scarroccio viene esercitata dalla deriva con effetto di portanza.

 

Sopratutto negli yacht moderni, questa ha un profilo alare ad alta efficienza, così le velocità di avanzamento e scarroccio si compongono generando su questa in acqua, l'effetto che l'aria ha sulle ali degli aerei.

 

Per ottenere il costrasto allo scarroccio, le chiglie delle barche possiamo identificarle nei modi seguenti:

  • chiglia profonda, ( barche di vecchia concezione, molto sicure con mare, ma lente e poco manovriere).
  • chiglia con bulbo, ( è il miglior compromesso sia per contrastare lo scarroccio che la coppia di ribaltamento).
  • chiglia con deriva,( costituita in legno per le piccole barche, dove la stabilità è essenzialmente di forma e aumentata dal peso dell'equipaggio, in acciaio per le imbarcazioni più grandi dove la forza della vela esprime coppie di ribaltamento maggiori, imponendo così una discreta stabilità di peso).
        • fissa,
        • mobile, ( per poter raggiungere bassi fondali o rendere la barca facilmete traspostabile).

 

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